Alla riscoperta di un'artista: Livio Benetti
Dal 22 settembre una mostra di opere inedite in attesa di catalogazione.
A distanza di dieci anni dalla scomparsa di Livio Benetti, artista trentino di origine e valtellinese di adozione, è emersa l'esigenza di una riflessione il più esauriente possibile sul suo lavoro d'artista. A tale fine è apparso necessario dare inizio a un lavoro sistematico di ricerca, catalogazione e schedatura che coprirà diversi anni.
L'idea di organizzare una mostra da realizzarsi in occasione del decennale della morte (1987-1997) è nata dalla comune volontà della Provincia e del Comune di Sondrio, del Credito Valtellinese e dei familiari dell'artista con il duplice obiettivo di far conoscere opere non ancora esposte al pubblico e di promuovere in modo congruo e con un atto pubblico l'inizio del lavoro di ricerca, di studio e di schedatura di tutte le opere dell'artista.
Finalità, contenuto e criteri espositivi della Mostra.
La mostra, curata dal figlio Aurelio, architetto che in questi , anni ha iniziato un lavoro sistematico di ricerca e documentazione in collaborazione con tutti i familiari e amici dell'artista, intende documentare, con una selezione significativa di opere, eseguite per privati e per Enti non ancora conosciute al largo pubblico, la sua vasta attività artistica, poliedrica nelle forme e nei contenuti, che si e sviluppata, in modo continuo, prevalentemente in provincia di Sondrio ma anche altrove, nell'arco temporale di più di cinquant'anni. Il percorso espositivo e le diverse sezioni della Mostra intendono mettere in evidenza la padronanza delle diverse tecniche (scultura, pittura, disegno), le tematiche e gli interessi prevalenti, il personale linguaggio artistico teso alla rappresentazione e interpretazione dell'ambiente naturale, familiare, culturale e sociale in cui si è trovato a vivere.
La mostra delle opere, la cui inaugurazione è prevista per il 22 settembre '97 presso il Palazzo Sertoli del Credito Valtellinese, si articola in tre sezioni espositive tematiche che, per ragioni di spazio, sono ospitate in due sedi diverse: la prestigiosa sala espositiva di Palazzo Sertoli in piazza Quadrivio, messa a disposizione dal Credito Valtellinese e la sala Ligari della Provincia di Sondrio, posta a piano terra del non meno prestigioso palazzo del Governo.
Le sezioni tematiche sono: Storia e senso religioso, che raccoglie le opere di carattere monumentale o commemorativo a soggetto civile e religioso, Natura e Architettura, dedicata ai paesaggi e alle nature morte e Persone, con ritratti e figure.
A completamento sono previste poi due sezioni speciali documentarie dedicate alla Vita con cenni biografici, documenti, oggetti, fotografie, disegni su lettere e manoscritti e catalogo ed esempi di schedatura computerizzata di opere dell'artista.
E' pure presente una sintetica visita virtuale tramite strumenti informatici, con fotografie e planimetrie, delle principali opere visitabili dal pubblico in Valtellina e altrove.
Catalogo della mostra
Il catalogo della mostra, a cura del Credito Valtellinese, è introdotto dalle presentazioni del prof. Giulio Spini e del noto critico d'arte prof Luciano Caramel

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