,

Un ricordo e un premio per Livio Benetti
Pittori di tutta Italia al "Contea di Bormio".
di Walter Visioli
Dal 1" al 10 luglio la stagione estiva in alta Valle si aprirà con la più prestigiosa e veterana manifestazione pittorica nazionale sul paesaggio: il Premio "Contea di Bormio" - 23' edizione - 26 anni dalla fondazione (due anni sono saltati a causa delle calamità che hanno colpito la Valtellina nel periodo del concorso). Organizzazione magnifica, partita sull'onda emozionale del "Forza Valtellina", una maratona di lavoro che dura da otto mesi, condotta con grande impegno da uno staff di uomini appassionati e capaci, dotti e disinteressati, moralmente protesi a riconfermare ancora quanto Bormio rappresenti il più ideale e prestigioso luogo, sede di un avvenirnento dove i pittori si possono incontrare creando amicizie, offrendo dimostrazioni di rara e preziosa umanità adattata alla situazione contemporanea, dove si manifestano e si succedono frequenti audaci proposte, nuove problemaliche e indirizzi estetici che nessuno deve ignorare e di cui è impossibile non tener conto.
Questa mostra-concorso ha quindi il preciso scopo di favorire incontri con esperienze diverse, di far partecipare artisti e pubblico alla dialettica delle varie proposte, di far conoscere e di tener desti i problemi estetici che si vengono di volta in volta manifestando; vorrà anche essere lo specchio del dramma che agita gli artisli del nostro tempo coinvolgendo poi gli stessi spettatori.
Qui, in questa importante occasione, verranno scelti quaranta pittori da invitare nel prossiino autunno a Sidney con le loro opere per tentare di guadagnarsi ancora quell'applauso già ottenuto a Saint Moritz nel '70, a New York nel '72, Liegi nel '73, Londra nel 75, Parigi nel '76, Kaiserslautern nell'81.
Un fatto dunque, quello del "Contea di Bormio", non limitato a semplice concorso o sagra paesana della pittura, ma una manifestazione autenticamente "en plein air", prima nel trarre emozionanti lezioni da quella grande maestra ispiratrice che è la natura alpina, poi in volo nei cieli del mondo per portare i frutti pittorici di un'arte, quella italiana, che non ha mai finito di stupire e donare emozioni, in barba al cosiddetto progresso tecnologico, anzi...!
Qui voglio ricordare e far in modo che sia ricordato un artista scomparso, un amico, un esperto componente di alcune Giurie del Premio Contea, Livio Benetti. Al suo nome verrà istituito un premio destinato a meritevole concorrente di questa 23' edizione del Concorso.
Pittore, scultore e scrittore, Livio Benetti è stato uomo e artista di grande valore. Sereno, paziente, comprensivo. Non ha mai avuto parole cattive per nessuno e per questo vi sarebbero da suonar le trombe; la sua forza era fatta di meditazione, di lavoro, di esperienze, di sconfitte anche, e a volte si confidava eprimendomi il rammarico per quella certa, atavica freddezza che questa provincia ha sempre riservato alle manifestazioni dell'arte.
Livio Benetti ha fatto innegabilmente dell'arte completa in tutti i suoi fascini costitutivi ed ha cantato la sua fiducia della vita nonostante le ossessioni contemporanee.
Benetti non si è mai lasciato trascinare da sinistre facezie, ma ha continuato con modernità d'intenti ad essere fedele sino alla fine al proprio temperamento seguendo la via che conduce a far vivere l'arte.



Critica |Rassegna Stampa
Home | Biografia | Critica | Galleria | Bibliografia | La Mostra | Virtual Tour | Info