La Valtellina rende omaggio a Benetti
Una duplice mostra allestita nella sala Ligari e nella galleria del Credito.
di Giuliana Cerretti
L'artista "narrò" nelle sue opere tutta la sua passione
SONDRIO - Per una cinquantina d'anni la sua produzione è stata intensissima. Scultura, pittura e disegno lo hanno impegnato ed appassionato portandolo a realizzare importanti opere che oggi rappresentano un vanto per la città, per la provincia e per i collezionisti. In due distinti poli espositivi viene ricordato, a dieci anni dalla morte, Livio Benetti. Una mostra è allestita nella sala Ligari della Provincia ed una seconda nella galleria del Credito Valtellinese a palazzo Sertoli. Due retrospettive con un unico obiettivo: far conoscere e rendere omaggio ad un artista trentino che stabilitosi a Sondrio (arrivò nel '37 come insegnante di disegno e storia dell'arte), non lasciò più questa terra, anzi, la amò e la trasferì sulle tele. Il paesaggio naturale e la natura morta sono i temi piu ricorrenti nei disegni, negli oli e negli acquerelli dell'artista. Montagne, paesi, baite, fiori, scorci del Trentino risalenti all'età giovanile poi la grande produzione valtellinese.
Spiccano le opere a tema storico-civile e religioso. Opere di tipo monumentale e commemorativo realizzate in bronzo, affresco e mosaico.
La sala Ligari è ricca di quadri e piccole sculture. Un settore è dedicato ai ritratti (a sanguigna nel periodo giovanile, ad olio successivamente). La rappresentazione e l'interpretazione della figura umana hanno suscitato in Livio Benetti molto interesse. Lo provano numerosi lavori esposti. L'artista ha realizzato inoltre diverse opere a tema religioso. Spiccano fra le altre, le Annunciazioni. Domina, nella vasta produzione, l'imponenza della scultura (in dimensioni ridotte al Palazzo del Governo, lavori molto più impegnativi nella mostra della galleria del Credito Valtellinese). Interessanti i bozzetti in gesso delle sculture più famose.
Del monumento "alla Resistenza" o del busto di Ezio Vanoni, ad esempio, c'è tutta la storia, dall'idea iniziale alla formatura in gesso per poi arrivare alla fusione. Molti dei lavori esposti rappresentano delle vere e proprie novità in quanto fanno parte di collezioni private ed in passato non sono stati mai esposti al pubblico. Va precisato che in mostra vi è solo una parte della produzione artistica del professor Benetti.

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