Volano gli aironi sull'Adda di Poggiridenti



(Da Quaderni Valtellinesi n.60 - 4° trimestre 1996)

Non è cosa inusuale, e bene lo sanno i pescatori che praticano il loro sport preferito lungo il corso dell'Adda, vedere, soprattutto in autunno e in primavera, qualche Airone cinerino(Ardea Cinerea) volteggiare nel cielo della Valtellina o sul greto intento a pescare. D'altra parte non solo gli aironi ma anche trampolieri come le Cicogne bianche(Ciconia ciconia) sembra che transitino, anche se raramente, sulla nostra valle durante il passo stagionale e sembra che talvolta anche si fermino a riposare, su qualche palo della luce o in mezzo a qualche prato, come è capitato a Bianzone, in val Chiavenna e nella piana di Delebio.
Ben più raro è che una famiglia di Aironi cinerini, trovando evidentemente assai gradevole il clima e il trattamento dei nostri alberghi, si stabilisse per più settimane lungo il corso dell'Adda come ci hanno segnalato attenti osservatori del nostro patrimonio naturalistico ; nei mesi di settembre e ottobre infatti, nella zona di Poggiridenti, quasi in coincidenza con la apertura della stagione della pesca , una famiglia di almeno 5 o 6 esemplari ha deciso per una vacanza in Valtellina, a spese delle nostre saporite trote di denominazione di origine controllata.
Questi bellissimi ed eleganti uccelli della famiglia degli Ardeidi, e dell'ordine dei Ciconiformi, date le loro considerevoli dimensioni vengono in genere classificati nel gruppo dei cosiddetti grandi Aironi, con una apertura alare che va dai 175 ai 195 cm. e una lunghezza del corpo di circa un metro, di passo regolare, localmente stazionari estivi e nidificanti, parzialmente invernali, frequentano durante il periodo riproduttivo la zona temperata europea compresa tra il 35° e il 50° parallelo, stazionando in Italia soprattutto in zone umide come il parco del Ticino o il delta del Po, comprese le risaie della pianura padana dove, passando in auto sull'autostrada Milano-Torino o Milano-Genova è facile vederli pasturare tranquilli nelle acque basse insieme a garzette o altri limicoli ; durante i suoi spostamenti e le sue migrazioni può frequentare ad ogni modo anche le coste del mare e le zone aperte asciutte.
Al gruppo dei "piccoli Aironi" appartengono invece, aironi le cui dimensioni di apertura alare sono comprese in genere tra i 50 e i 130-135 cm. come l'Airone guardabuoi((Bubulcus Ibis), il Tarabuso(Botaurus stellaris) e il Tarabusino(Ixobrichus minutus).
La nidificazione avviene, per la maggior parte degli Aironi in colonie, ma ciascuna specie ha poi abitudini differenti ; l'Airone cinerino predilige in genere i boschi naturali ad alto fusto a pioppo, quercia, robinia, pino e ontano, con installazione del nido ad un altezza di circa 20-30m.; il periodo di deposizione delle uova(da 3 a 5) di color verde-bleu pallido, va in genere dai primi di marzo alla metà di aprile, mentre la cova dura circa 25 gg. ; l'involo dei piccoli avviene dopo circa 50gg.
Gli Aironi fotografati nella zona di Poggi sostavano per gran parte della giornata proprio sugli alti pioppi situati nei pressi della statale o su quelli più vicini al percorso del fiume, per poi spostarsi per il pasto, quasi sempre in gruppo, nel greto dell'Adda. Le foto che corredano questo articolo ritraggono, oltre agli Aironi cinerini della nostra Adda, anche una Garzetta della Camargue
Il birdwatching dell'Airone cinerino è abbastanza difficile dato che è un uccello assai vigile e attento e al minimo fruscio, si alza in volo con battiti solenni d'ala per spostarsi anche solo di un centinaio di metri ; relativamente più facile è avvicinarsi alla candida Garzetta(Egretta garzetta) che è forse l'ardeide più comune in Italia, mentre molto più rari nel nostro paese sono senza dubbio l'airone rosso (Ardea purpurea), l'Airone bianco maggiore(Egretta alba) e l'Airone guardabuoi.
A differenza degli altri Ardeidi, il Cinerino è per così dire parzialmente sedentario e non va a svernare regolarmente in Africa; il cibo preferito degli Aironi in genere sono pesci, rane, girini, rettili, crostacei e molluschi, che vengono catturati sia restando immobili che camminando lentamente nell'acqua con movimenti improvvisi e decisi del lungo collo e del relativo becco di colore giallo, che in questi casi diventa un'arma micidiale.
L'attenzione per la fauna locale, a parte quella assai interessata degli onnipresenti cacciatori, si sta diffondendo un po' ovunque anche al di fuori degli ambiti tradizionali delle associazioni ambientaliste o protezioniste legate alla politica della"wilderness" e anche in Valtellina ed esattamente presso il Museo civico di storia naturale di Morbegno è operativo da alcuni anni l'Osservatorio ornitologico valtellinese che esercita, grazie anche alla buona volontà di Francesca Mogavero e dei suoi collaboratori, un'attività assai meritoria nel settore, organizzando periodicamente tutta una serie di iniziative, scaglionate durante l'arco dell'anno, tese allo studio dell'avifauna locale e non solo locale e all'approfondimento di temi e attività particolari come potrebbe essere quella dell'inanellamento, effettuata in determinati periodi presso l'oasi di Novate Mezzola. Proprio nel giugno del '96 è stata organizzata dall'Osservatorio una gita presso una garzaia, cioè presso una colonia riproduttiva di aironi, esattamente presso la garzaia di S.Alessandro nei pressi di Mortara in quel di Pavia, dove, stando all'accurato resoconto pubblicato sul bollettino edito dal gruppo, si sono potute ammirare quasi tutte le specie presenti nell'oasi: oltre all'Airone cinerino, l'Airone rosso, la Sgarza ciuffetto, la Nitticora, la Garzetta e perfino un esemplare di Airone guardabuoi specie molto rara nelle garzaie lombarde e molto più diffuso in località famose come la Camargue, dove ama seguire passo dopo passo non solo le mandrie di buoi e di tori, ma anche di cavalli, facendosi addirittura portare a spasso sul groppone, dove evidentemente trova abbondante pastura.
Spero che questa segnalazione, come quella di qualsiasi altro appassionato naturalista, sia pur da dilettante ornitologo, possa essere utile anche all'attività di questo Centro cui senza dubbio è utile fare riferimento in provincia per informazioni e approfondimenti.



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