Il merlo acquaiolo è tornato a tuffarsi sotto i ponti del centro di Sondrio



(da Quaderni Valtellinesi n.58 - 2°trimestre 1996)

Il Mallero non è certo un torrente da prendere a modello per limpidezza e purezza di acque, tanto è vero che è di pochi mesi fa una vibrata protesta di pescatori indignati per un inquinamento delle sue acque con gravi conseguenze sulla popolazione ittica.
Non dimentichiamo poi che nei mesi estivi e soprattutto a Ferragosto quando la calca negli appartamenti e negli alberghi di Chiesa , Chiareggio, Caspoggio e Lanzada raggiunge l'apice, le chiare e dolci acque che sgorgate al passo del Muretto scendono fino a noi, diventano una vera e propria cloaca a cielo aperto, causa la totale assenza di impianti di depurazione in val Malenco.
Già notevoli passi, d'altra parte, sono stati fatti da quando in Gombaro, ormai decenni fa venivano scaricati nel torrente i residui dei coloranti del Cotonificio Fossati, per cui a giorni fissi si poteva ammirare un Mallero bleu massaua o rosso vinaccia, con conseguenze non certo lievi sull'ambiente naturale dell'alveo e soprattutto sulla sua fauna non solo ittica.
La natura però talvolta ci stupisce compiendo strani miracoli come quello del ritorno in queste acque del merlo acquaiolo, che come ben si sa è un indicatore preciso e infallibile di salubrità dell'ambiente in cui vive.
Evidentemente le acque del torrente cittadino, in alcune particolari zone e in alcuni mesi dell'anno, raggiungono una particolare purezza, favorita forse anche dalla particolare crisi del turismo malenco e dalla mancanza di grosse fonti inquinanti.
Da qualche anno, nei mesi invernali e primaverili è particolarmente gratificante e piacevole vedere i suoi rapidi svolazzi, i tuffi, i giochi di coppia, sotto i ponti del centro cittadino, oppure ascoltare il suo canto che è tutto una serie di trilli e gorgheggi in parte coperti dal rumore del traffico e dal fragore delle acque correnti.
Non ci stupisce certo la presenza accertata di questo curioso passeriforme nelle gelide e pure acque di Chiareggio ma ci stupisce certo di più la sua presenza sotto i ponti del capoluogo valtellinese dove è forse tornato anche a nidificare.
Il merlo acquaiolo (Cinclus cinclus) è più piccolo del merlo comune(Turdus merula), con coda più corta e spesso eretta, con zampe robuste, corpo nero, testa bruna e bavaglino bianco al collo.
Il merlo acquaiolo è l'unico passeriforme europeo che si tuffa e nuota regolarmente, che addirittura cammina sott'acqua percorrendo fino a 20 m., nuota in superficie e in apnea giungendo fino ad una profondità di 1 metro e mezzo.
In Italia è sedentario e nidificante a distribuzione ampia e diffusa, lungo i corsi d'acqua limpidi e dal deflusso rapido; i suoi piccoli sono in grado di tuffarsi prima di saper volare ; si nutre di insetti acquatici e larve.
Presenta vari adattamenti alla vita acquatica come per esempio piumaggio più fitto per ripararlo dal freddo, narici che possono essere chiuse da una membrana, ali corte e arrotondate che sott'acqua fungono da remi, occhio adatto alla visione in ambiente acquatico, zampe molto robuste per aggrapparsi ai sassi viscidi del greto, ossa non cave ma con midollo.
Curioso è il suo modo di pescare, con la testa piegata verso il basso, il dorso e la coda rivolti verso l'alto e con le ali leggermente aperte in modo che andando contro corrente viene in certo modo trattenuto sul fondo; rivolta piccoli sassi ed esplora piccoli pertugi alla ricerca di cibo ; quando vuole riemergere varia l'inclinazione del corpo riapparendo immediatamente in superficie.
Approfitto di questo spazio per segnalare anche la presenza, sempre a Sondrio, di un altro interessante piccolo uccello di ripa e precisamente del Corriere piccolo(Charadrius dubius), di passo regolare e parzialmente invernale; si incontra da solo o in piccoli gruppi nelle paludi con acque basse, sulle spiagge di sabbia, nelle lagune o presso corsi d'acqua e coste marine.
Presenta becco nero, zampe rosa e una striscia bianca separa il vertice del capo marrone dalla fronte nera; il circolo oculare è giallo e le ali sono marroni senza barre.
Queste apparizioni in città sono senza dubbio un segno di speranza per un miglioramento dell'ambiente in generale ma anche di quello cittadino in particolare.



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