Itinerari mineralogici:Val Codera



(da La Provincia 15 agosto 1997 )

La val Codera è senza dubbio una delle valli laterali più affascinanti tra quelle presenti nel territorio della provincia di Sondrio, non solo per la bellezza del paesaggio estremamente selvaggio e aspro e per la vista su cime famose come il pizzo Badile, situato proprio all'incrocio tra val Bondasca ,val Codera e val Masino, ma anche per la sua geologia e la straordinaria ricchezza di minerali che l'hanno resa famosa tra i mineralisti o mineralogisti, come dir si voglia, di tutto il mondo.
La valle, si distende per tutta la sua lunghezza (e chi l'ha percorsa a piedi sa a cosa ci si riferisce), nel complesso del M.Gruf, facente parte delle unità Pennidiche, che sul versante idrografico sinistro vengono a contatto con le masse intrusive terziarie del Plutone Val Masino-Bregaglia, di cui è costituito tutto il crinale verso la val Masino.
Proprio nei filoni pegmatitici micacei di questo versante, zona Sivigia, sono stati trovati, lungo anni di lavori effettuati anche in zone assai impervie da D.Colzada, talvolta con mezzi imponenti, alcuni tra i più bei campioni di granato spessartina in cristalli di abito icositetraedico e berillo var. acquamarina, in cristalli di abito prismatico esagonale, rinvenuti nell'arco alpino; questi minerali sono famosi proprio per la straordinaria nitidezza dei cristalli e per il loro colore molto vivo, rosso vino per il granato e azzurro oltremare talvolta tendente al verde, per l'acquamarina.
La presenza del granato era stata segnalata nelle pegmatiti di questa zona già dal Curioni nel lontano 1877, il quale però lo definiva granato piròpo mentre le analisi effettuate in anni recenti lo hanno definito come miscela spessartina-almandino, in genere con spessartina(granato di manganese) prevalente.
Molti altri minerali sono stati segnalati nelle pegmatiti della val Codera e tra questi quelli di terre rare(niobio,tantalio, zirconio, cerio, ittrio), come la columbite(ferrocolumbite), che si presenta in cristalli tabulari, allungati di colore nero a lucentezza quasi metallica, lo zircone, presente in zona sia in cristalli grigio violacei come addirittura color verde pisello, l'allanite, minerale di cerio che si trova sotto forma di tavolette nere o brune con superfice mai veramente lucente, il rarissimo policrasio, nella cui formula sono presenti uranio, torio, tantalio, niobio e ittrio ed infine monazite e xenotime, rispettivamente di cerio e ittrio. Sono poi presenti altri ossidi radioattivi come la rarissima uraninite, in cristalli cubici o ottaedrici che contieneoltre all'uranio anche talvolta torio e tantalio.
La tormalina, è abbastanza comune ed in genere, ascrivibile alla varietà schorlite; sono però stati segnalati anche campioni della più rara elbaite, color giallo limone in parte manganesifera.
Tra i minerali accessori, non dimentichiamo poi miche come la muscovite, la biotite e la lepidolite rosa, l'apatite o fluorapatite, in cristalli prismatici gialli o grigi, il quarzo e il K-feldspato; altri minerali segnalati sono l'epidoto , il rutilo e l'helvite, minerale tipico delle pegmatiti miarolitiche, in cristalli tetraedrici giallo ambra, segnalato in Valtellina solo qui e al passo del Muretto in val Malenco.
Tra i testi specialistici in lingua italiana sulla val Codera, bisogna citare di S.Ghizzoni:"Itinerari mineralogici della val Codera"del 1983 e di F.Bedognè,M.Remo,A,Montrasio,E.Sciesa, "Val Bregaglia,val Masino,val Codera e valle Spluga" del 1995.

Tempi di percorrenza:
Per raggiungere la zona di Sivigia e del Pizzo Trubinasca, dove sono stati segnalati tutti i campioni sopra descritti, bisogna camminare dal fondo valle circa 5 ore, tempo che può diminuire o aumentare a seconda del passo e delle soste lungo il cammino. La zona si può raggiungere anche attraverso il passo di Porcellizzo dalla val Masino guadagnando forse da mezz'ora a un'ora circa.



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