Nel regno del granito: La Val Masino



( da La Provincia - 30 Agosto 1997)

Quando si imbocca la val Masino, paradiso di arrampicatori e free-climbers, lasciando sulla destra il culmen di Dazio costituito dai cosidetti gneiss di Morbegno(rocce granitoidi), si entra nel regno del granito vero e proprio, roccia che è il costituente principale del cosiddetto plutone Masino Bregaglia.
Pareti verticali, rocce taglienti, strapiombi che tolgono il fiato, qui sono di casa e costituiscono il paesaggio che fa da contorno ad un ambiente raro dove ad angoli che sembra siano stati creati per indurci alla meditazione ed al dolce far niente, con torrenti e ruscelli dalle acque cristalline e piene di trote, fanno da contraltare valli aspre e impervie dove la fatica è di casa.
Il cercatore di minerali qui si può sbizzarrire, scegliendo vari itinerari: può infatti incamminarsi verso la valle di Sasso Bissolo, dove già appena sopra Filorera , sono stati segnalati in passato campioni notevoli di apofillite, gismondina e laumontite; più in su nella valle all'interno di marmi a forsterite si possono poi ritrovare interessanti minerali come spinello ottaedrico nero in paragenesi con geikielite; salendo ancora verso Preda Rossa, sulla sinistra idrografica si può, dopo essersi fermati un attimo ad ammirare l'incantevole paesaggio, raccogliere qualche campione di crisocolla e malachite là dove c'è un antico assaggio ad un filone di magnetite compatta; andando ancora oltre appaiono affioramenti di granato almandino-spessartina con muscovite, berillo e schorlite e poco distante del bel diopside color verde bottiglia e zeoliti varie; sono segnalati anche bei campioni di lizardite giallognola. Più in alto è stato segnalato lo spinello viola, e sul confine con le serpentine della vicina val Torreggio, epidoto-clinozoisite , dravite e albite; infine più in alto sotto la cima del Disgrazia sono comuni ancora bei campioni di crisocolla e malachite di un bel verde brillante, azzurrite, calcopirite e bornite.
Scegliendo invece la val di Mello, la cui testata è di difficile accesso per chi vi si avventura dal fondo valle, non manca, nella zona del passo di Mello e delle cime di Chiareggio la possibilità di interessanti ritrovamenti, come potrebbe essere il bellissimo berillo azzurro, il granato spessartina-almandino, vari solfuri di rame, titanite, allanite, apofillite ed epidoto.
I caratteristici minerali delle pegmatiti sono tipici anche della zona della Bocchetta Sceroia, delle cime di Merdarola, del rifugio Gianetti(dove sono stati segnalati campioni anche spettacolari di granato) e del Rifugio Omio, dove si distinguono bei cristalli di policrasio, berillo, almandino-spessartina, zircone, monazite e ferrocolumbite; particolarmente interessanti sono i minerali radioattivi della pegmatite di Sceroia, come uraninite, uranopolicrasio (segnalazione G.Perego) e compreignacite.
Da questo breve excursus si può ben capire come in pratica tutta l'alta val Masino presenta zone di rilevante interesse per il cercatore di minerali, a partire dalle aree di contatto con le serpentine e le rocce verdi della val Malenco, attraverso il regno della pegmatite e del granito fino a guardare al di là del passo di Porcellizzo su quel paradiso mineralogico che è la val Codera.



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