Proposta per la creazione di un parco dei canali della periferia di Sondrio



Tra l’argine dell’Adda e la tangenziale della città a Sud, Via Marinai d’Italia e Corso Europa a Nord, Via del Ponticello, Via Samaden, Via Donatori di sangue e Via Brigata orobica a Ovest e ancora Corso Europa a Est fino alla tangenziale vi è un’area che costituisce, insieme al Sentiero Valtellina una delle poche aree verdi utilizzabili dai cittadini del capoluogo, come sfogo per le passeggiate del tempo libero. E’ un’area destinata per gran parte a zona agricola con solo alcune porzioni destinate a area residenziale e a uso pubblico ed è già parzialmente utilizzata da abitazioni private e aziende agricole che vi allevano i loro animali e che vi tengono prati per lo sfalcio stagionale; vi sono inoltre incluse, l’autorimessa della Stps, la sala del Regno dei Testimoni di Geova, un area destinata agli orti per gli anziani, un’altra destinata al deposito materiale edile, un veterinario e oltre a piccole aziende che si occupano di taglio pietre, rappresentanza e vendita auto e di spurghi, le sedi dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia, dell’Associazione Provinciale Allevatori, di una grossa azienda di servizi come l’Asm e del Consorzio Tutela formaggi Valtellina Casera e Bitto. Tutta questa zona è anche attraversata da numerosi canali, attualmente assai trascurati, ricettacolo di sporcizia e rifiuti di ogni genere; è infatti usanza di pochi cafoni maleducati, utilizzare questi canali e le strade che li costeggiano per gettarvi i loro rifiuti che svariano dalle batterie d’auto fino ai materassi e alle poltrone. Rifiuti di ogni tipo è facile anche trovare ai margini dell’area occupata dall’Asm che, anche solo per una questione di immagine, potrebbe tenere pulita l’area in cui ha la sua sede sociale e operativa. Questi canali, con i caratteristici filari di salici che li costeggiano, che un tempo, non solo qui ma anche in altre zone della periferia e del fondovalle erano ricchi di fauna, ricordiamo i gamberi di fiume e le trote, i ramarri, le salamandre, le libellule e i coleotteri ecc. sono ormai da tempo abbandonati a sé stessi, e vi si riversano anche gli scolatoi con sfiatatoio delle fognature del quartiere est di Sondrio, che quando, per qualche particolare motivo non trovano via libera per il depuratore scaricano nel canale che attraversa Via Bormio, impestando irrimediabilmente quella poca acqua pulita che i canali stessi risucchiano dal fratello maggiore che scende all’Adda dalla centrale Enel situata a est del cimitero e sotto i vigneti dell’area Grumello. A questi canali, che un tempo ricevevano l’acqua anche dalla rete dei malleretti che passano sotto la città e che costituiscono o costituivano (dopo l’intervento che ha squarciato e scavato Piazza Garibaldi e giardini limitrofi) una ricchezza da salvaguardare, filari di bellissimi salici e pioppi, canneti e cespugli di Buddleya, Viburnum, ed Everonymus dalle caratteristiche bacche rosse. Nonostante il degrado tutta l’area è ancora ricca di fauna, che sarebbe opportuno salvare e non avvelenare con qualsiasi tipo di scarico pestilenziale. Di questa diamo una sintetica visione con le fotografie a corredo di questo articolo: oltre a uccelli abbastanza comuni come il merlo, la rondine, il piccione, la tortora dal collare, il balestruccio, il pettirosso, la cinciallegra, il fringuello, la ballerina bianca e gialla, lo scricciolo, il cardellino, il codibugnolo e la cinciarella, è presente il picchio rosso maggiore e il picchio verde, il picchio muratore, il saltimpalo, la volpe, l’astore, lo sparviere, il gheppio e la civetta e di passaggio anche qualche nibbio, il martin pescatore, la pavoncella, il ciuffolotto, l’averla cinerina, il saltimpalo, il rampichino e il frullino; sono presenti poi il germano reale che talvolta, al riparo delle canne, vi nidifica e limicoli come il corriere piccolo. Si intende qui lanciare un appello perché le autorità competenti e in primis Comune di Sondrio e Comunità Montana che già ha operato assai bene nella zona golenale dell’Adda con il progetto Sentiero Valtellina, insieme alle associazioni ambientaliste interessate, si impegnino a dare vita a un progetto per la salvaguardia dell’area e che tenda a eliminare i guai attualmente presenti (soprattutto relativi alla pulizia delle acque dei canali e delle aree limitrofe impedendo gli scarichi fognari e studiando un sistema più efficiente di prelievi d’acqua pulita dal vicino canale dell’Enel), a preservarla da danni futuri (costruzioni o altro che riduca i ulteriormente, occupandole, le poche aree verdi presenti, a curare che non si facciano scarichi abusivi di immondizie o che si taglino o rovinino le piante presenti. Non si chiedono interventi costosi o distruttivi della realtà presente che va solo preservata. Si potrà poi provvedere a creare un piccolo “Parco dei canali della periferia di Sondrio” con itinerari appositi, panchine, cartelli (con spiegazioni sulla rete dei canali e dei malleretti e sulla fauna) o altro che arricchirebbero ulteriormente quanto già fatto al di là dell’argine. Si fa presente che nell’area indicata è già presente l’attività di un apicoltore che potrebbe già essere un’attrattiva e in Via Bormio e quindi proprio al centro dell’ipotizzato parco è già operativa una piccola azienda agricola che produce e vende direttamente al pubblico latticini pregiati che costituisce già una attrazione per i cittadini che qui nel tempo libero passeggiano, accompagnano i loro cani, corrono o pedalano. Dalla salvaguardia del nostro territorio penso che tutti abbiamo da guadagnare, sia chi vi vive e lavora cioè i residenti, sia i passanti, i turisti e gli amanti della natura che con il loro contributo e il loro corretto modo di comportarsi possono arricchirlo ulteriormente rendendolo, nei limiti possibili, sempre più gradevole e accogliente.





[Home] [Fauna] [Flora] [Minerali] [Paesaggi] [Testo] [Abstracts] [Links] [Bibliografia] [Articoli]