11) Pizzo Campaggio (m.2502) MEDIA VALLE
V. del Liri o del Livrio
(quasi tutto il percorso)   (ultimo tratto)
Partenza:  Cantone (m.990)
Dislivello:  circa m.1500
Tempo di salita:  circa 5 ore e 1/2





i vasti alpeggi di S.Salvatore..


la salita da S.Salvatore..
Descrizione della zona e dell'itinerario:   La valle del Livrio è ricordata spesso sui testi di storia della Valtellina perché si narra che nell'ossario della chiesetta di S.Salvatore siano stati segnalati dei teschi enormi, che facevano pensare a dei veri e propri giganti.
Aleggia quindi nei fitti boschi di questa valle un non so che di misterioso e affascinante che si respira insieme con l'aria gelida e pungente quando si sale arrancando lungo lo stretto sentiero che sale verso il Campaggio e il passo del Campaggino.
Ricordiamo anche che la zona è località famosa di caccia per la presenza di notevoli branchi di camosci che spesso in inverno si possono vedere anche a distanza abbastanza ravvicinata intorno a S.Salvatore.

Salita:    Se si riesce ad arrivare con l'auto fino a Cantone (m 990) tutto di guadagnato, altrimenti (spesso la strada è cosparsa di lastroni di ghiaccio pericolosi e talvolta insuperabili), bisogna partire da S.Antonio (m.775), bella contrada con chiesetta dedicata a questo santo.
Da Cantone si mettono gli sci e si comincia a salire lungo la strada, senza nessuna particolare difficoltà, raggiungendo in breve tempo l'antica chiesa di S.Salvatore (m.1311) e la vicina omonima contrada.
Superato di poco il paese, si procede o lungo la strada o salendo attraverso gli ampi prati del versante destro orografico e ci si infila nella valletta della Casera che porta al lago omonimo (m.1920).
Dalle baite della Casera si attraversa un rado bosco di larici e girando con un semicerchio a destra, si comincia a salire diritti fino ad un ampio pianoro (m.2270); si passa sotto il Campaggino (m.2420) e si sale verso la bocchetta omonima (attenzione che la neve sia sicura), che mette in comunicazione la valle del Livrio con la val Venina.
A.Boscacci ricorda come su questo passo vi sia un curioso masso la cui forma ricorda quella di un campacc (grossa gerla), da cui il nome dei due monti qui citati Campaggio e Campaggino. Per raggiungere la cima (m.2502) seguendo la cresta è necessario abbandonare qui gli sci e fare una breve arrampicata.

Discesa:   Per la via di salita.



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