13e) Pizzo Scalino (m.3323)
        Cornetto (m.2848)
        Passo Campagneda (m.2626)
        Alpe Prabello (m.2287)
MEDIA VALLE
Val Malenco:
Valle di Campo Moro:
(Passo Campagneda - Alpe Prabello)  
(Cornetto)   (Pizzo Scalino)
Partenza:  Campo Moro (m.1900)
Dislivello:  circa m.1400 (alla cima) -  circa m.900 (al Cornetto) -  circa m.900 (al passo di Campagneda) -  m.400 (a Prabello e rif. Cristina)
Tempo di salita:  circa 5 ore (alla cima) -  circa 3 (al Cornetto) -  circa 2 ore e ½ (al passo di Campagneda) -  circa 1 ora (a Prabello e rif. Cristina)



un ambiente di fiaba..


ultimo tratto di cresta..


il gruppo del Disgrazia..


panorama sul Pizzo Scalino..


giochi di ghiaccio..


dal rifugio Cederna..
Descrizione della zona e dell'itinerario:   Insieme all'itinerario del Sasso Bianco, quello del Pizzo Scalino è senza dubbio uno dei più antichi (già di moda ad inizio secolo) e conosciuti anche fuori provincia; ogni anno frotte di sci alpinisti affrontano questo percorso partendo sia dalla Svizzera da Selva che dall'Italia da Campo Moro (a rendere famosa la zona è stato anche un frequentatissimo rally scialpinistico che ogni anno viene disputato proprio in questa località).
La posizione del ghiacciaio, situato proprio di fronte al gruppo del Bernina, con un panorama senza confronti, ha contribuito non poco alla notorietà della zona mentre la qualità della neve in pendii quasi completamente esposti a nord fanno sì che lo sci alpinista trovi qui, più che in altre località la possibilità di discese impagabili tra nuvole di polvere bianca.

Salita:    Si sale con l'auto da Franscia fino quasi a Campo Moro (m.1900); dove parte il sentiero per l'alpe Campascio e Campagneda, si lascia l'auto in un piccolo parcheggio sulla destra e messi gli sci si sale per un primo tratto lungo la strada e poi lungo un largo sentiero che conduce tra i boschi fino all'alpe Campascio (m.2078), dove si possono ammirare delle bellissime baite in legno, e poi all'alpe Campagneda (m.2145); qui si può già vedere sulla destra la caratteristica ed imponente vetta del pizzo Scalino (m.3323); si procede sempre in direzione est fino a quando ci si trova sotto i ripidi bastioni del Cornetto (m.2848) da salire con prudenza se c'è troppa neve e sempre con larghe diagonali a zig zag.
Giunti così ad una specie di bocchetta si apre davanti agli occhi il ghiacciaio ed oltre il pizzo Canciano che svetta all'orizzonte; ci si porta allora sulla destra e si sale in direzione sud-est con prudenza fino al crepaccio terminale, che spesso è chiuso dalla neve e si supera con facilità. Abbandonati gli sci si può salire sulla cresta con una breve arrampicata e poi sempre in cresta ci si porta sulla cima dominata da una grande croce.
Si raccomanda prudenza soprattutto nell'ultimo tratto e la dotazione di piccozza, ramponi e corda. Strada alternativa di salita può essere quella che porta al Cornetto non per la via più ripida ma attraversando il passo di Campagneda (m.2626) da cui poi si sale a destra (dopo una breve discesa) lungo il ghiacciaio.
Il passo di Campagneda può anche diventare la meta finale di un itinerario più tranquillo e riposante. Altra variante di salita per il Cornetto, o meta finale di una breve passeggiata può essere quella che dall'Alpe Campascio porta a Prabello e al rifugio Cristina, alpeggio che d'inverno sotto la neve diventa un luogo incantato e silenzioso dove ci si aspetta di veder comparire da un momento all'altro gnomi e folletti insieme ai loro amici animali dei boschi.

Discesa:   Per la via di salita oppure se si è provveduto in merito, posizionando un auto a Selva, si può anche scendere in direzione del passo di Canciano e poi in Svizzera.
Altra possibilità è quella di scendere fino al passo di Campagneda e poi lungo la val Poschiavina fino al lago di Gera, dove però spesso è un po' problematico per presenza di ghiaccio e accumuli di neve, l'accesso alla diga da cui si deve poi discendere fino a Campo Moro per riprendere l'auto.



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